dott.ssa martina Giovannetti
Psicologa esperta in Neuropsicologia - Psicoterapeuta
Cos'è la neuropsicologia?
La neuropsicologia è la disciplina che studia i processi cognitivi e comportamentali, correlandoli con i meccanismi anatomo-fisiologici del sistema nervoso, i quali ne sottendono il funzionamento.
La neuropsicologia clinica ha lo scopo di valutare e, qualora possibile, riabilitare, i deficit cognitivi, senza mai trascurare le conseguenti implicazioni di tipo psicologico, affettivo e comportamentale.
Si rivolge quindi a pazienti con cerebrolesioni acquisite (ictus ischemico o emorragico, trauma cranio-encefalico, anossia...) o affetti da patologie neurodegenerative (demenze di vario genere, sclerosi multipla...).
Il trattamento neuropsicologico in età adulta
L'intervento neuropsicologico si articola in due fasi.
La prima fase consiste in una valutazione cognitiva, la quale ha lo scopo di identificare e quantificare i deficit acquisiti.
La seconda fase prevede invece la riabilitazione cognitiva, con la quale si mira al recupero delle funzioni cognitive compromesse (attenzione, memoria, funzioni esecutive, linguaggio…) o alla compensazione dei deficit mediante l’utilizzo delle strategie più adeguate, migliorando così le capacità di adattamento del paziente.
Nel caso di patologie degenerative si struttura invece un percorso di stimolazione cognitiva, volto a potenziare le risorse residue del paziente ed a rallentarne il decadimento.
Il trattamento neuropsicologico in età evolutiva
Le funzioni cognitive del bambino sono ancora in fase di maturazione.
L’intervento è quindi volto a favorire il corretto sviluppo ed il potenziamento di una funzione cognitiva in evoluzione ed è generalmente rivolto a bambini con disturbi dell’apprendimento (difficoltà di lettura, scrittura e/o calcolo).
Il suo scopo è quello di ridurre le conseguenze funzionali del disturbo ed aiutare il bambino a prendere coscienza delle proprie caratteristiche di funzionamento.
In età evolutiva, così come in età adulta, si procede, dapprima, alla valutazione e, successivamente, al potenziamento cognitivo, il quale prevede, come per gli adulti, lo svolgimento di esercizi specifici per le problematiche riscontrate in sede di valutazione.